Ogni individuo ha un profilo psicologico personale, e un bambino, nel faticoso processo di maturazione, presenta problematiche psicologiche specifiche. Molte di queste potrebbero scomparire con gli anni, ed altre potrebbero invece permanere, lasciare strascichi o intensificarsi: proprio per questo è importante analizzare la situazione in un’ottica di prevenzione, non appena si notino comportamenti particolari, o anomalie.
Questa fascia d’età comprende inoltre difficoltà relative all’ambito scolastico, che in alcuni casi potrebbero essere legate a un disturbo dell’apprendimento o di attenzione, oppure ad altre motivazioni.
Le mie competenze in questo ambito comprendono:
- colloqui con i genitori per capire qual è il disagio che li porta a chiedere una consulenza;
- la compilazione di interviste e questionari sia per i genitori sia per i bambini ed eventualmente per i loro insegnanti;
- colloqui con il bambino;
- sedute di osservazione di gioco;
- valutazione del livello cognitivo del bambino con test specifici;
- percorsi psicoeducativi;
- supporto genitoriale.
Di seguito elenco disturbi che caratterizzano l’infanzia: (fare una griglia con questi disturbi)
- disabilità intellettuale;
- disturbo specifico dell’apprendimento;
- disturbo della coordinazione motoria;
- disturbi della comunicazione;
- disturbi dello spettro autisitco;
- disturbi da deficit di attenzione e iperattività;
- disturbo della condotta;
- disturbo oppositivo provocatorio;
- disturbi della nutrizione e dell’alimentazione;
- disturbi da tic;
- disturbi dell’evacuazizone;
- disturbo d’ansia di separazione;
- mutismo selettivo;
- disturbo reattivo dell’attaccamento.
Vi sono poi altri disturbi che si possono applicare agli adulti, agli adolescenti e ai bambini:
- disturbi correlati a sostanze;
- schizofrenia;
- disturbi dell’umore;
- disturbi d’ansia;
- disturbi somatoformi;
- disturbi dissociativi;
- disturbi sessuali e dell’identità di genere;
- disturbi dell’alimentazione;
- parasonnie.