Gestione delle emozioni disfunzionali

Le emozioni sono una componente importantissima della nostra vita, perché fungono da segnale per dirci se qualcosa ci fa sentire bene o male, hanno dunque una funzione adattiva: sono dirette, istintive, spesso suscitate dai nostri pensieri, o dagli eventi che accadono nella quotidianità. In molti casi sono però legate ad uno schema di pensieri rigido, difficile da modificare e disadattivo, perché contribuisce a mantenere emozioni disfunzionali, che conducono in alcuni casi estremi allo sviluppo di disturbi psicopatologici. Infatti le emozioni hanno un potente effetto anche sul nostro corpo: possono suscitare varie reazioni fisiologiche quali accelerazione del battito cardiaco, vampate di calore, rossore improvviso della pelle, diminuzione dell’attenzione e dei riflessi…ecc. Tutte queste conseguenze a lungo andare possono avere un effetto deleterio sulla nostra salute: le ricerche affermano che uno dei fattori che maggiormente predispone alla possibilità di avere problemi cardiaci è il lasciarsi influenzare da emozioni disfunzionali fuori controllo, in primo luogo la rabbia, che ha un effetto disastroso sul nostro organismo se non sappiamo riconoscerla e gestirla, poiché aumenta lo stress in modo drastico e riduce le difese. Esistono poi anche emozioni funzionali che al contrario sono in grado di darci energia e creare una condizione di benessere che si riflette anche nei nostri comportamenti e relazioni con gli altri: per questo è fondamentale imparare a gestire quelle disfunzionali.

COME POSSO AIUTARTI?

Le emozioni sono dunque molto importanti nelle nostre vite, ma ancora più importante è imparare a gestirle, sviluppando quella che viene definita una “buona competenza emotiva”, utile nelle relazioni famigliari, di lavoro, e d’amicizia, oltre che per stare meglio con sé stessi. Confrontarsi su questi temi con l’aiuto di uno psicologo dà la possibilità di conoscere le emozioni, saperle riconoscere, e infine saperle gestire, quindi è come se avessimo una manopola e potessimo decidere su che frequenza spostare l’intensità della nostra emozione.

Le mie competenze in questo ambito sono quelle di:

  •  educare il paziente sui vari tipi di emozioni (questo percorso è detto “psicoeducazione”), far sì che il paziente impari a riconoscerle nel momento in cui le vive in prima persona
  • accompagnare il paziente in un percorso di accettazione delle emozioni più disagevoli e difficili da gestire, imparando come sfruttarle al meglio (anche la rabbia può essere utile se sappiamo come gestirla)
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