Parlare con un amico/a o con uno Psicologo di un proprio problema ha come effetto quello di fare sentire meglio? La risposta è si. Le ricerche in psicologia e neuroscienze su questo tema lo confermano.
Parlare dei propri problemi e verbalizzare i propri sentimenti negativi è stata per secoli una fonte di sollievo. Gli studi dimostrano come semplicemente parlare dei propri problemi e condividere le proprie emozioni negative con qualcuno di cui ci fidiamo può essere uno strumento di cura: rafforza il sistema immunitario e riduce lo stress fisico ed emotivo (Pennebaker, Kiecolt-Glaser, & Glaser, 1988).
Scrivere dei propri problemi è un altro modo con cui possiamo lasciare andare il dolore emotivo, e guadagnare una prospettiva più ampia della situazione. Lo psicologo James Pennebaker (1997) a proposito di questo sostiene una teoria secondo cui mantenere segreti dolorosi è stressante e aumenta il rischio di ammalarsi, inoltre l’apertura di sé tramite scrittura o parola allevia lo stress dell’inibizione e porta a una miglior salute generale (Pennebaker, Kiecolt-Glaser, & Glaser, 1988).
Un altro modo per alleviare lo stress dato dai problemi che ci affliggono è l’utilizzo della pratica della Mindfulness, che permette di notare e etichettare le proprie emozioni. Infatti prestando attenzione e nominando questi sentimenti possiamo guardarli mentre perdono la loro forza, il loro potere su di noi, mentre guadagniamo pace e chiarezza mentale (Lieberman et al, 2007).
Studi di neuroscienze hanno trovato come etichettare i propri sentimenti, ovvero dargli un nome, riduca l’attivazione nell’amigdala, che è il sistema di allarme del nostro cervello, che può attivare la reazione di “lotta o fuga” (Lieberman, 2007). Infatti quando diamo un nome alle emozioni che proviamo attiviamo quelle parti del cervello che sono in relazione con il linguaggio e il significato nella corteccia destra ventrolaterale prefrontale. Diventiamo così meno reattivi e più consapevoli.
Quindi la prossima volta che ti senti giù di morale, invece di essere trasportato dalle tue emozioni negative o sentirti cronicamente stressato dal tenerle chiuse in te, potresti provare a dargli un nome, in modo consapevole, prestando attenzione a come ti senti. Potresti scriverne. O infine parlarne con un amico di cui ti fidi o con uno Psicologo.
Tutto ciò che rimane inscatolato nella nostra testa può avere un effetto peggiore rispetto a farlo uscire e trasformarlo: con quelle stesse emozioni negative ci puoi scrivere una canzone, fare un disegno, creare un racconto, metterle su un foglio in modo random. Fanne ciò che vuoi di quei problemi: scomponili, trova soluzioni, come fosse una settimana enigmistica, pensa a come li inscenerebbe il tuo regista preferito.
Sentiti dentro a un drammatico telefilm, e continua a recitare la parte. Non lasciare quei pensieri negativi, quei problemi e quelle emozioni chiusi dentro la testa, lasciali respirare e ricomincerai a respirare anche tu.